Il Valore della sorveglianza, ovvero, sull’importanza della fiducia

16 dicembre 2019Ultimo aggiornamento 29 febbraio 2024
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Tutte le organizzazioni, grandi e piccole - siano esse nazioni, imprese, gruppi di professionisti -  per poter prosperare stabiliscono relazioni di qualche genere le une con le altre. Tutta la nostra società di fatto basa la sua esistenza sulle relazioni tra i membri che la compongono. 

Queste relazioni possono essere di molti tipi, ma tutte si basano su un elemento la cui presenza o assenza ne determina in effetti la natura. 
Questo elemento è la fiducia.

Secondo la Treccani, la fiducia è un “Atteggiamento, verso altri o verso sé stessi, che risulta da una valutazione positiva di fatti, circostanze, relazioni, per cui si confida nelle altrui o proprie possibilità, e che generalmente produce un sentimento di sicurezza e tranquillità.”

È sufficiente leggere questa definizione per comprendere come in ambito GDPR e Compliance, ma non solo, sia indissolubile il legame tra la fiducia e una “valutazione positiva dei fatti”, ovvero, una “Sorveglianza”.

È proprio in questa accezione che noi responsabili per la protezione dati e consulenti intendiamo la Sorveglianza, un documento di verifica che redigiamo allo scopo di elencare le misure adottate dall’azienda per proteggere i dati, la valutazione della loro conformità alla normativa sulla privacy e, se necessario, anche possibili azioni consigliate per proseguire nel percorso di compliance.

Continuando a seguire il filo della definizione di fiducia si incontra un tema - che, normalmente, nell’attività di gestione della compliance provo spesso a sottolineare, non sempre con successo - ed è la fiducia verso sé stessi. Da una parte, è ovvio come un’azienda voglia certificarsi e dotarsi di ogni certificazione possibile per poter dare dimostrazione di meritare la fiducia dei suoi clienti.
Un poco meno ovvio è comprendere che attraverso le attività di verifica e di sorveglianza, è possibile generare in tutte le parti di una organizzazione - dai dipendenti, al management fino alla proprietà, attraverso una concreta dimostrazione a se stessi delle proprie capacità ed efficienze - una fiducia nell’organizzazione e nei suoi mezzi tale da togliere ogni esitazione e lentezza. Dà quel “sentimento di sicurezza e tranquillità” che, senza bisogno, è fondamentale non semplicemente per lavorare, ma per lavorare bene.
fiducia e gdpr - valore della fiducia

In questo giro di relazioni sia il DPO sia il consulente sono coloro che si fanno garanti, attraverso l’attività di sorveglianza, di questo modo di lavorare in sicurezza e tranquilla efficienza.
Nell’attività pratica non sempre è tutto così roseo, anzi, spesso le aziende, dovendo correre sempre più veloci, faticano a tenere con regolarità tutto sotto controllo, e capita spesso che durante una attività di sorveglianza vengano evidenziate delle difficoltà o delle distrazioni. In questi casi va ricordato che l’obiettivo del responsabile protezione dati, attraverso la sorveglianza, non è quello di “giudicare le persone”, trovare i buoni e punire i cattivi, ma piuttosto quello di analizzare le procedure, i documenti, ed evidenziarne da una parte gli aspetti corretti e far notare i punti di inefficienza.

È proprio su questi ultimi e sulla loro gestione che si evidenzia una delle caratteristiche più interessanti di chi effettua correttamente l’attività di sorveglianza: riuscire ad identificare rapidamente il percorso di miglioramento più veloce e più sicuro. Quando il responsabile per la protezione dei dati di una azienda o il consulente, effettuando una sorveglianza, evidenziano una mancanza o una debolezza, riescono a dare indicazione all’azienda, sui tempi entro i quali ha la possibilità di studiare, valutare e implementare misure correttive.

È in questo modo, attraverso la sorveglianza, che si evidenziano e si tengono sotto controllo i processi che muovono i Trattamenti di Dati personali, i rischi per l’Azienda, la consapevolezza di dove si sta andando e come.
Il Titolare, con il supporto del Consulente, e soprattutto il DPO si fanno carico di essere il garante pubblico dell’accountability aziendale per tutto il tempo necessario all’azienda per poter mitigare e ridurre questo rischio, sia di fronte a clienti e fornitori, cha agli organi ispettivi.
RIPRODUZIONE RISERVATA. Ne è consentito un uso parziale, previa citazione della fonte.

Biografia dell'autore

FRANCESCO IORI
Sales Executive.
Privacy Consultant- PrivacyLab Certified,  
DPO UNICERT/DAKKS and UNI 11697:2017,
Certified Innovation Manager,
Lead Auditor ISO/IEC 27001:2017

Laureato e Dottorato in Chimica con attività di ricerca e pubblicazioni nell'ambito della Chimica Computazionale, dove sviluppa il suo interesse per l'informatica e i grandi numeri ( quelli che oggi chiamano tutti Big Data).
Un volta uscito dal mondo accademico si è formato prima sulle vendite, poi sul marketing ed infine sulla gestione delle relazioni e delle reti tra imprese ed imprenditori.
Dal 2018 Socio di Alchimie digitali, e socio fondatore di Agile DPO Fa parte della "prima classe" dei consulenti certificati e tra i primi in Italia ad avere la doppia certificazione come DPO sia DPO UNICERT/DAKKS che UNI 11697:2017.
Di recente ha completato la certificazione di Lead Auditor ISO 27001 ed è nell'elenco dei Manager dell'Innovazione del Ministero dello Sviluppo Economico.

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